Ferrara Obscure - Capitolo II by whitek, literature
Literature
Ferrara Obscure - Capitolo II
Gian Gastone
Domenica 26 Novembre 2006
Una strana nebbia permeava la stanza, i colori già resi cupi dal buio risultavano adesso velati da questa patina impalpabile e gelata. Era decisamente notte, era decisamente la canonica, ne era sicuro, il giovane prete fece un passo avanti, si mosse quasi come un ubriaco, come se la nebbia oltre a offuscargli la vista lo legasse come una ragnatela. Non riconosceva la stanza, linterruttore era lì sulla parete a pochi centimetri da lui, con la luce sarebbe stato tutto più facile e quella sensazione di inquietudine sarebbe sparita.
CLICK
Inspiegabilmente la luce elettr
Silenzio. Nulla più. Tuttattorno cera solo quiete, nulla si muoveva, nessun movimento, come se il freddo pungente dellinverno avesse congelato tutto. Il lieve vento faceva alzare appena del finissimo ghiaccio dalla strada creando una specie di nebbiolina. La luna rischiarava quel paesaggio, imbiancato si, ma non da neve, bensì dalla rugiada congelata sulle superfici circostanti. Tutta la vecchia fabbrica abbandonata sembrava come avvolta in un sottile strato di vetro che rifletteva appena la pallida luce lunare. Tutto era perfettamente immobile e silenzioso. Vicino a una cisterna, squarciata per una vecchia esplosi
Ferrara Obscure - Capitolo I by whitek, literature
Literature
Ferrara Obscure - Capitolo I
Eric
Questa potrebbe interessarti. Ti ricordi quella faccenda dello smaltimento illegale dei rifiuti? Sembra che ci sia qualcuno nel comune che copre tutte le operazioni. Ora non so quanto tu sia ancora legato a quella faccenda ma se andassi per caso mercoledì sera alla discoteca Il Serraglio potresti trovare interessante lincontro che avviene nelle salette private. Ti allego alla mail le immagini dellassessore Arcangeli, il tuo uomo-scoop. Le entrate alla saletta sono due: una allesterno e una poco conosciuta che si trova vicino ai bagni, ma fa un giro un po tortuoso e rischioso (vedi laltra immagine
La porta si aprì di colpo. Lloyd apparve dietro di essa; katana in pugno occhi pieni del furore di mille battaglie. I suoi vestiti che sporgevano dallarmatura erano pieni di strappi, tagli e bruciature: aveva faticato e sofferto molto per arrivare lì dovera ora. I suoi amici si erano sacrificati per permettergli di passare e ora lui non voleva rendere vano il loro sacrificio. Portava lo scudo legato sulla schiena e laltra spada alla cintura. A tracolla aveva una piccola sacca dove teneva le proprie pozioni e la sua sfera musicale. La sua bandana, che sfumava dal rosso allazzurro, spuntava a tratti dai ciuffi
Pioggia continuava a cadere incessante sul suo viso. Lentamente aprì gli occhi a fatica: era ancora notte. La sua faccia era per metà nel fango, le narici respiravano quellodore e in bocca il sapore del sangue si era mescolato con quello del terreno fangoso. Sforzò i suoi sensi e si rese conto di essere steso a terra, ventre in basso. Tutto il corpo gli doleva, non aveva forze, ma decise ugualmente di sforzare la vista: attorno a lui decine daltri corpi stesi a terra. Una fitta alla testa lo fece quasi urlare per il dolore, ma non aveva neanche la forza per quello. Lentamente richiuse gli occhi e si lasciò
Pioggia continuava a cadere incessante sul suo viso. Lentamente aprì gli occhi a fatica: era ancora notte. La sua faccia era per metà nel fango, le narici respiravano quellodore e in bocca il sapore del sangue si era mescolato con quello del terreno fangoso. Sforzò i suoi sensi e si rese conto di essere steso a terra, ventre in basso. Tutto il corpo gli doleva, non aveva forze, ma decise ugualmente di sforzare la vista: attorno a lui decine daltri corpi stesi a terra. Una fitta alla testa lo fece quasi urlare per il dolore, ma non aveva neanche la forza per quello. Lentamente richiuse gli occhi e si lasciò
La porta si aprì di colpo. Lloyd apparve dietro di essa; katana in pugno occhi pieni del furore di mille battaglie. I suoi vestiti che sporgevano dallarmatura erano pieni di strappi, tagli e bruciature: aveva faticato e sofferto molto per arrivare lì dovera ora. I suoi amici si erano sacrificati per permettergli di passare e ora lui non voleva rendere vano il loro sacrificio. Portava lo scudo legato sulla schiena e laltra spada alla cintura. A tracolla aveva una piccola sacca dove teneva le proprie pozioni e la sua sfera musicale. La sua bandana, che sfumava dal rosso allazzurro, spuntava a tratti dai ciuffi
Ferrara Obscure - Capitolo I by whitek, literature
Literature
Ferrara Obscure - Capitolo I
Eric
Questa potrebbe interessarti. Ti ricordi quella faccenda dello smaltimento illegale dei rifiuti? Sembra che ci sia qualcuno nel comune che copre tutte le operazioni. Ora non so quanto tu sia ancora legato a quella faccenda ma se andassi per caso mercoledì sera alla discoteca Il Serraglio potresti trovare interessante lincontro che avviene nelle salette private. Ti allego alla mail le immagini dellassessore Arcangeli, il tuo uomo-scoop. Le entrate alla saletta sono due: una allesterno e una poco conosciuta che si trova vicino ai bagni, ma fa un giro un po tortuoso e rischioso (vedi laltra immagine
Silenzio. Nulla più. Tuttattorno cera solo quiete, nulla si muoveva, nessun movimento, come se il freddo pungente dellinverno avesse congelato tutto. Il lieve vento faceva alzare appena del finissimo ghiaccio dalla strada creando una specie di nebbiolina. La luna rischiarava quel paesaggio, imbiancato si, ma non da neve, bensì dalla rugiada congelata sulle superfici circostanti. Tutta la vecchia fabbrica abbandonata sembrava come avvolta in un sottile strato di vetro che rifletteva appena la pallida luce lunare. Tutto era perfettamente immobile e silenzioso. Vicino a una cisterna, squarciata per una vecchia esplosi
Ferrara Obscure - Capitolo II by whitek, literature
Literature
Ferrara Obscure - Capitolo II
Gian Gastone
Domenica 26 Novembre 2006
Una strana nebbia permeava la stanza, i colori già resi cupi dal buio risultavano adesso velati da questa patina impalpabile e gelata. Era decisamente notte, era decisamente la canonica, ne era sicuro, il giovane prete fece un passo avanti, si mosse quasi come un ubriaco, come se la nebbia oltre a offuscargli la vista lo legasse come una ragnatela. Non riconosceva la stanza, linterruttore era lì sulla parete a pochi centimetri da lui, con la luce sarebbe stato tutto più facile e quella sensazione di inquietudine sarebbe sparita.
CLICK
Inspiegabilmente la luce elettr